21/01/2014
L'INDAGINE. Sono 39 le esperienze italiane: tra queste la scuola dell'ENI, creata da Mattei nel 1957, o quelle più recenti ad opera di Unipol, Pirelli, Hera.
Creano manger e quadri direttivi in casa, formano ogni anno quasi 50 mila dipendenti, fanno in alcuni casi anche recruitment e in tempi di crisi come questi sono un prezioso valore aggiunto per restare competitivi.
Sono le 39 "imprese italiane", un prezioso giacimento di conoscenze che batte nel cuore delle aziende, censite dal Secondo Rapporto annuale sulle corporate universities (2013) di Assoknowledge Confindustria SIT, realizzato dalla Fondazione Campus di Lucca. Le accademie di azienda oggi difendono il know how accumulato negli anni soprattutto in medio grandi imprese: il 71% fattura almeno 500 milioni e oltre la metà ha 65mila lavoratori in media. Tra queste ci sono esperienze decennali, come la scuola creata da Enrico Mattei nel 1957, o più recenti come quelli del gruppo Hera, di Pirelli e Unipol. «Oggi ci preoccupiamo del costo del lavoro, ma anche la capacità di valorizzare le risorse umane è cruciale per essere competitivi» avverte Laura Deitinger, Presidente di Assoknowledge.